Per promuovere il pre-order del nuovo album This House Is Not For Sale sono state adottate due diverse iniziative durante il primo giorno di vendita. La prima è stata il download immediato della traccia “Knockout” per chi acquista in preorder l’album. La seconda è stato uno streaming live su facebook, in cui Jon ha risposto alle domande dei fan.
Knockout è la terza traccia dell’album e viene data insieme a This House Is Not For Sale al momento dell’acquisto in pre ordine dell’album su tutte le piattaforme di vendita digitale. Su alcune di esse è anche possibile acquistare le due canzoni singole. Inoltre entrambe le canzoni sono disponibili su Spotify.
Nella nostra sezione discografia trovate testo e traduzione.
Invece, per continuare la campagna promozionale sui social network, Jon ha fatto il suo primo Facebook Live streaming, con una sessione di Q&A con i fan di tutto il mondo in tempo reale in diretta dagli uffici della Island Record, la loro etichetta da 33 anni.
Jon ha toccato diversi argomenti durante la sessione. Ha parlato di come ha visto la foto della copertina di This House Is Not For Sale su un magazine, una foto scattata nel 1980 prima dell’avvento di photoshop, e ha contattato l’artista per farne la copertina che ha ispirato il resto dell’album che ha definito
an inspired record about our integrity
Ha detto che il suo posto preferito dove scrivere musica è un posto tranquillo, di solito con una chitarra acustica, con i piedi sollevati su un tavolo o sprofondato sul divano. Prima viene il testo e sia che stia scrivendo da solo o in collaborazione di solito inizia a scrivere partendo dal titolo. Difficilmente, negli anni, è andato in studio con “i ragazzi” solo per fare un po’ di casino e per poi tirarne fuori una canzone, ma è capitato un paio di volte con John Shanks.
Dopo di che ha parlato della Soul Kitchen e da dove gli sia venuta l’ispirazione per la fondazione, che festeggerà i 10 anni il 6 ottobre a NYC. Il tutto è iniziato con i Philadelphia Soul con donazioni ad altre charity, ma dopo qualche anno ha visto un senzatetto e ha iniziato a pensare di occuparsi del problema. Da lì si è messo in contatto con Sister Mary Scully che aveva esperienza nel campo e insieme hanno costruito 5000 appartamenti per chi ha bisogno. Dorothea, sua moglie, ha poi ha pensato di sfamare i poveri e ha sviluppato il progetto. La Soul Kitchen è iniziata come un esperimento nello scantinato di una chiesa e adesso hanno le due sedi della Soul Kitchen.
Il discorso è poi tornato sulla scrittura dei testi e da dove continua a trarre ispirazione per scrivere. Per Jon il songwriting evolve durante gli anni, quando aveva 25 anni e ha scritto You Give Love a Bad Name i testi non avevano molto spessore. Adesso è cresciuto, e per lui ogni giorno ci sono opportunità per trovare temi di cui parlare, anche solo sfogliando il giornale. La bellezza dello scrivere le canzoni è che anche se si parte da una storia personale alla fine non è la storia di Jon, di Richie o anche di Desmond (Child), ma è la “loro” storia che diventa anche la storia di tutti.
L’ispirazione per THINFS è venuta semplicemente dal vivere la sua vita durante gli ultimi 3 anni, che non sono stati anni facili:
out of great pain comes great art
dal grande dolore esce della grande arte e ogni ostacolo nella vita porta verso una nuova opportunità.
Prendendo un attimo di pausa dalle domande, Jon ha invitato tutti a condividere una foto che ritragga la propria casa “che non è in vendita” come hanno fatto lui, Tico e David e faranno anche Phil e Hugh. Sul nuovo sito bonjovi.com è disponibile una pagina per applicare lo stamp di This House Is Not For Sale su una propria foto. Jon ha promesso che più foto dei fan vedrà sui social con il timbro, più ne pubblicherà di sue:
lo faccio se voi lo fate e sapete tutti quanto io ami i social network
Dopo di che si è tornati alle domande dei fan: alla domanda se ripercorrerebbe lo stesso cammino di vita, Jon ha risposto che nell’album c’è una canzone, Born Again Tomorrow, che risponde proprio a questa domanda e la risposta è sì, rifarebbe tutto allo stesso modo.
A seguire una domanda curiosa: quanti passaporti ha riempito Jon nella sua vita? Sono stati solo 3, ma ai tempi davano una estensione delle pagine e i suoi passaporti erano molto molto spessi.
Tornando alla musica, a Jon è stato chiesto quale fosse il suo album preferito e ha risposto che per lui ogni volta che si fa un album diventa il tuo album preferito, perchè è il migliore che avresti potuto fare in quel periodo della tua vita. Forse per lui la vera domanda è quale album resterà nel tempo… e lui di sicuro sarà ricordato per Slippery e poi Crush nel 2000. Su This House Is Not For Sale ha dichiarato
Ma se vi sono piaciuti Have a Nice Day e These Days vi piacerà This House Is Not For Sale.
Dopo di che ha parlato dell’ultimo tour, dove la band ha vissuto momenti difficili e hanno dovuto supportarsi a vicenda, ma grazie a questa cosa sono state poste molte pietre miliari.
Poi, mentre rispondeva ad una domanda sulle sue influenze musicali, citando da Leonard Choen a Paul Simon, dagli Stones agli U2, dalla E-Street Band ai Beatles la diretta si è interrotta.
Poco dopo Jon è tornato live con un secondo video per scusarsi dicendo che “your technologically challenged lead singer” (il vostro lead singer tecnologicamente impedito) accidentalmente ha premuto il bottone sbagliato e per salutare visto che il tempo a disposizione era comunque praticamente scaduto.
Ha lasciato i fan dicendo che spera che il nuovo album ci piaccia e spera di vederci in tour.