Il richiamo di Tommy e Gina
Quando lo stato dell’ Illinois ha dichiarato il lockdown e aveva dato ai propri cittadini l’ordine di “rimanere a casa” a causa del coronavirus, i cittadini di Chicago hanno organizzato un flashmob in pieno “italian style” e hanno scelto di cantare dai balconi “Livin’ On a Prayer” dei Bon Jovi. “Questa canzone ha la capacità di far incontrare le persone”, ha detto Jenni Spinner, organizzatrice del Flashmob.
Subito dopo sono state pubblicate dozzine di video del brano dimostrando che Chicago aveva acquisito un’intima familiarità con l’inno mondiale dei Bon Jovi e con la storia di Tommy e Gina, una coppia iconica che rispecchia la gente comune che vive con poco e fa sacrifici..e con una “preghiera” per andare avanti tutti i giorni.
Inoltre nelle ore precedenti all’appuntamento di Chicago sono accaduti due eventi correlati. Jon Bon Jovi ha espresso sostegno per l’iniziativa di Chicago dicendo in un video che avrebbe cantato con loro, e il tastierista dei Bon Jovi David Bryan ha rivelato di essere risultato positivo al coronavirus, COVID-19.
Tanti artisti e band hanno avuto iniziative solidali, ma i Bon Jovi sono diventati fin da subito l’epicentro del rock ‘n’ roll nella lotta al coronavirus (Almeno negli USA). Nessuna band ha suscitato più empatia unendo i sentimenti di incertezza e di speranza e ha confortato i fan con rassicurazioni nelle prime settimane dello scoppio dell’epidemia.
“Questi sono tempi difficili che stiamo attraversando, un grande territorio inesplorato e sconosciuto. Ma una cosa è certa, ce la faremo. – JBJ”
I fans dicono che i Bon Jovi sono al momento la band giusta, trascinati dal loro leader e rockstar Jon Bon Jovi. Il motivo è perché i Bon Jovi sono sempre stati presenti in 35 anni di carriera. Non importa quale sia l’anno, loro hanno sempre avuto una canzone che rispecchiava il momento, un album adatto alla situazione o un tour per creare un legame con i fans. Multigenerazionale e trasversale. In poche parole non se ne sono mai andati.
Il ballo degli Hampton Water
Poi Jon Bon Jovi e i figli Jesse Bongiovi e Jake Bongiovi hanno fatto un video pubblicato sul canale Instagram e Tik Tok del loro vino Hampton Water, mentre ballavano in gruppo “Say So” di Doja Cat nella casa di JBJ a Middletown, sulle rive del fiume Navesink, il video del 14 marzo è stato simpaticamente intitolato “Coreografia di quarantena”
Il video è stato un diversivo divertente, di certo la percezione era diversa e non ha trasmesso la gravità di quello che sarebbe successo da li a poco negli USA, nello stato del New Jersey e di New York.
“Se non puoi fare quello che fai … fai quello che puoi”
Il post successivo, giovedì 19 marzo, aveva infatti un tono molto diverso. Una foto di Jon Bon Jovi, a maniche corte, che lava i piatti nel suo ristorante Soul Kitchen a Red Bank, che ha fondato con sua moglie Dorothea Bongiovi per aiutare e offrire un pasto ai più bisognosi. Il ristorante Soul Kitchen è ora chiuso a causa delle restrizioni attuate per il corona virus, ma da asporto è ancora disponibile per coloro che ne hanno bisogno.
Jon non ha bisogno di fare pubblicità alla Soul Kitchen, Jon era davvero li in prima persona e coinvolto.
La frase “Se non puoi fare quello che fai … fai quello che puoi” e l’immagine sono diventate virali.
Jon Bon Jovi ha costruito un lungo curriculum di sforzi filantropici. Ha fatto parte del Consiglio alla Casa Bianca per la Community Solutions del Presidente Obama e ha lavorato con il Governatore del New Jersey Chris Christie dopo l’uragano Sandy, che ha colpito tutto lo stato del New Jersey compresa la sua città natale di Sayreville. La sua JBJ Soul Foundation collabora con Help USA per costruire unità abitative e case per i più bisognosi e centri di accoglienza. Sono centinaia le case costruite dal 2008 ad oggi.
Jon e la moglie Dorothea Bongiovi hanno recentemente aperto la terza Soul Kitchen nel campus della Rutgers-Newark University per gli studenti universitari in difficoltà. le altre due Soul Kitchen sono a Red Bank e Toms River, sempre nel New Jersey.
Tony Pallagrosi, un ex membro degli Asbury Jukes e uno dei più importanti promoter di musica in USA ha dichiarato:
“Jon è molto attivo come filantropo da tantissimi anni, e penso che la gente lo sappia e certamente i suoi fan lo sanno. Penso che sia naturale per lui essere davanti e in prima linea in una situazione come questa. Non mi sorprende. Lui è così”
David Bryan e il messaggio di speranza
Jon Bon Jovi e David Bryan, che oltre ad essere un vincitore del Tony Award (gli Oscar del Teatro) è anche un compositore e aveva da poco inaugurato il suo nuovo Musical sulla Prinicpessa Diana a Broadway, stanno trasmettendo messaggi positivi e di speranza in questi giorni.
David Bryan è stato male per una settimana ed è stato trovato positivo al test del Corona Virus. Ha pubblicato sul suo Instagram sabato 21 marzo:
“Sono stato male per una settimana e mi sento meglio ogni giorno. Per favore, non abbiate paura! È l’influenza non la peste (ndr: frase un po superficiale che rende l’idea della differente percezione della gravità del Corona Virus negli USA) Sono stato messo in quarantena per una settimana e lo farò per un’altra settimana. E quando mi sentirò meglio, verrò di nuovo testato per assicurarmi di essere libero da questo brutto virus. Per favore, aiutatevi a vicenda. Questo finirà presto … con l’aiuto di ogni americano! “
Poi però il 24 marzo David Bryan è stato ospite in collegamento da casa sua in un Talk Show della Fox News dove ha corretto un po il tiro della precedente dichiarazione, invitando tutti a non sottovalutare il virus, che può colpire persone di tutte le età, persone sempre state sane, che ognuno può reagire al virus in maniera diversa, ma che si può anche morire. Anche la moglie Lexi è risultata positiva al test, ma lei non ha avuto nessun sintomo grave.
“Do What You Can” la canzone di JBJ con i fans
Domenica 22 marzo Jon ha presentato in un video una sua idea! Jon invita i fans a scrivere un verso di una sua nuova canzone e cantarla con lui da casa! Un nuovo livello di intrattenimento e svago per tutti coloro che sono a casa in quarantena!
“Ecco la mia idea. Scriviamolo insieme. Ti darò il primo verso, ti darò il ritornello, suonerò il secondo verso, ma tu mi racconti la tua storia. Dimmi cosa stai passando, dimmi come ti senti, dimmi se stai male. Parla della cermonia del diploma di scuola superiore che verrà cancellata , parla di quel ballo (ndr: Prom, ballo di fine anno in USA) che potresti non fare, parla di quel bambino che sta arrivando e non ci puoi fare niente, parla della busta paga che stai perdendo, parla della paura, guarda fuori dalla finestra e domandati cosa fare di tutto questo. Quindi scrivi la tua storia e cantiamola, io e te insieme. Ma ricorda, ce la faremo”
JBJ e Bruce per il “New Jersey Pandemic Relief Found”
La mattina del 24 marzo Jon Bon Jovi appare anche in un video per il “New Jersey Pandemic Relief Found” organizzato dalla First Lady del New Jersey Tammy Murphy che aiuterà le organizzazioni statali a reperire risorse per le comunità vulnerabili e più a rischio di povertà in tutto lo stato del New Jersey. Anche Bruce Springsteen, Jon Stewart, Danny DeVito, Whoopi Goldberg e Charlie Puth sono presenti nel video.
Jon ha sempre la sua chitarra pronta, ha una famiglia, figli che hanno vent’anni e sta guardando e vivendo ciò che li circonda, dai soldati ai senzatetto, dalle droghe al virus, dalla speranza alla voglia di vivere e cantare, sta costruendo case e ristoranti per i poveri.
“Mi sto solo scaldando, mi preparo a cantare insieme a te. In questi tempi difficili, sono con te con tutto il mio cuore e la mia anima. Ce la o faremo tutti insieme – JBJ”