TOUR HIGHLIGHTS

A partire dalla Russia, da Mosca il 31 maggio 2019, la band si è esibita per un totale di 21 show, in tutta Europa, per poi chiudere a Tel Aviv il 25 luglio, per una durata totale di due mesi, con la consueta pausa di una decina di giorni, circa a metà tour.

Tra le date più significative e importanti, figurano sicuramente Mosca allo Stadio Olimpico Luzniki, dove la band non suonava dal 1989 per lo storico Moscow Music Peace Festival (che proprio quest’anno celebra i 30 anni), la doppia data al RDS di Dublino, Anfield Stadium di Liverpool, Wembley Stadium a Londra, Olympia Stadion di Monaco, il nuovissimo Wanda Metropolitano di Madrid, il Letzigrund di Zurigo, l’Hernst Happel Stadion di Vienna, lo stadio nazionale PGE Narodowy di Varsavia, la bellissima Piazza della Costituzione di Bucharest e Tel Aviv, oltre alle altre città in cui la band si è esibita quali Tallinn, Stoccolma, Stavanger, Sønderborg, Nijmegen, Coventry, Düsseldorf, Werchter e Klagenfurt. In tutte le città la venue era sempre lo stadio più importante e imponente o open air dal grande fascino. E naturalmente in tutte le date c’era una grande affluenza di pubblico, quasi tutte le date hanno registrato il Sold Out e hanno offerto un grandissimo colpo d’occhio.

I Bon Jovi si sono esibiti durante ogni concerto con grande energia e feeling tra tutti i membri della band, vecchi e nuovi, offrendo grandi show ai fan e agli spettatori, con setlist simili, ma mai uguali tra una data e l’altra.

Sera dopo sera, Jon Bon Jovi ha sempre presentato tutta la band, partendo dalla nuova line up che ha visto la presenza di Everett Bradley, percussionista che aveva già collaborato con JBJ nel 1997 per la realizzazione di “Destination Anywhere” e il Tour a supporto dell’album, oltre ad aver partecipato a tanti tour con la E-street Band di Bruce Springsteen; John Shanks, seconda chitarra e già noto per aver prodotto diversi album post 2000 dei Bon Jovi, a partire da “Have A Nice Day” e ormai in tour con la band dal 2017.

Per poi passare alla vecchia line up, tra gli applausi del pubblico sempre crescenti, con Hugh Mc Donald, bassista della band dall’inizio degli anni ’90, subentrato ad Alec John Such e considerato ormai membro storico dei Bon Jovi da essere anche lui introdotto nella Rock n’Roll Hall Of Fame a Cleveland nel 2018. Phil X, sempre osannato da Jon e definito ogni volta da Jon stesso “superhero”, oltre ad aver dato un suono più potente e “metal” alla band, Phil è entrato nella band nel momento del bisogno fin dal 2011, ormai membro ufficiale e consolidato della band e molto amato dai fans. David Bryan, tastierista e membro fondatore della band, sempre introdotto da Jon con l’espressione “on the keys if you please” e con un’applauso infinito; fino a Tico Torres che riceveva un vero e proprio boato dal pubblico, batterista e membro storico più “anziano”, che senza bisogno di grosse presentazioni, ha sempre ricevuto show dopo show, il più grande apprezzamento del pubblico, in ogni città.

#BonJovimemories è stata una novità di questo tour che ha contribuito a coinvolgere maggiormente i fan e li ha intrattenuti durante le ore di attesa prima dei concerti. Venivano pubblicate sui maxi schermi del palco delle foto-ricordo dei fan di tutto il mondo e  che grazie all’hashtag #BonJoviMemories hanno avuto l’opportunità, anche ad ogni concerto, di vedere le proprie foto proiettate in formato gigante prima che il loro posto venisse preso dall’intro che sanciva l’inizio dello show.

E più o meno sempre con estrema puntualità, arrivava il momento in cui gli schermi e la musica si spegnevano per qualche istante…per poi riaccendersi e far partire l’intro, inconfondibile momento che indicava l’inizio del concerto, durante il quale ogni città che ha ospitato la band è stata omaggiata sugli schermi, dove apparivano foto della città e della location di ciascuna tappa scelta.

Piano piano, sul palco comparivano i membri della band, uno dopo l’altro, mentre partiva la canzone d’apertura, che in questo tour è stata sempre This House Is Not For Sale. E finalmente entrava in scena, tra il boato del pubblico, Jon Bon Jovi, mostrando un sorriso smagliante rivolto a tutta l’audience, a ogni singolo concerto, confermandosi sempre un grande frontman carismatico che sa come conquistare il pubblico. La band ha sempre avuto una straordinaria energia on stage, trasmessa a tutti gli spettatori durante tutto il tour, e un grande ed evidente affiatamento tra tutti i membri della band, vecchi e nuovi. I due anni in Tour in USA e Sud America del 2017 e 2018 sono serviti molto.

Le setlist si sono alternate tra vecchi successi e nuove canzoni, ripercorrendo tutti gli anni di attività della band, a partire dall’esordio con Runaway, sempre presente nelle scalette di ogni data. E poi i grandi classici Bad Name, It’s My Life, Have A Nice Day, Born To Follow, Lost Highway, Bad Medicine, Living On A Prayer. Per quanto riguarda i vecchi successi, tra le canzoni più rilevanti sono state suonate These Days, I’d Die For You, Always, Blood On Blood. In alcuni show, durante Lay Your Hands On Me, Jon è sceso dal palco per passare a salutare i fan delle prime file e fermarsi a cantare parte della canzone tra la folla, in piedi sulla transenna. Quasi ogni sera, quando arrivava il momento di Bed Of Roses, una o due ragazze venivano fatte salire, a turno, sul palco, per danzare con JBJ tra gli applausi e l’incitamento del pubblico. Durante il concerto di Madrid, i ritornelli di Bed Of Roses, sono stati cantati in spagnolo, dal frontman, come omaggio alla Spagna e i suoi fan. Tra le nuove canzoni, oltre la titletrack dell’album This House Is Not For Sale, sono state suonate spesso Rollercoaster, molto apprezzata dal pubblico, God Bless This Mess, We Don’t Run. Una sola volta è stata suonata Knockout.

MOSCOW
La prima data è stata forse la più attesa per il fascino e i ricordi legati ad essa. I Bon Jovi si sono esibiti nello stadio, ora naturalmente ristrutturato, in cui si esibirono nel 1989 per lo storico Moscow Music peace Festival, che proprio quest’anno celebra i 30 anni. In uno stadio gremito e Sold Out i Bon Jovi hanno offerto un ottimo show e presentando quella che sarebbe stata poi la struttura portante della setlist peril tour Europeo. Da segnalare subito la presenza di These Days. Jon e la band si sono concessi anche momenti di visita alla città con foto nella Piazza Rossa e al Cremlino.

Moscow – Bon Jovi’s official Tour Diary #1

 

Tallin e Stoccolma – Bon Jovi’s official Tour Diary #2

 

Stavanger e Sonderborg – Bon Jovi’s official Tour Diary #3

DUBLINO
Una delle città più amate da Jon. Quest’anno due date al RDS, lo stadio storico della città. Pubblico Irlandese come sempre partecipe e la seconda data con la pioggia. E una cosa che Jon ama particolarmente è la pioggia. Due date Sold Out e la seconda data oltre le righe con un concerto emozionante che resterà sicuramente tra i più belli di questo tour. Consolidate in scaletta Blood On Blood, Follow e Amen. Anche qui momento di relax  convisita della band alla statua di Phil Lynnott, carismatico cantante dei Thin Lizzy, di cui Jon è un grande estimatore.

 

Dublin e Nijmegen – Bon Jovi’s official Tour Diary #4

LIVERPOOL
A Liverpool i Bon Jovi si sono esibiti in uno degli stadi più storici del mondo, il mitico Anfield Stadium, lo stadio della squadra di calcio del LIverpool FC il cui mottoe simbolo è conosciuto in tutto il mondo “This Is Anfield”! Nella città natale dei Beatles, durante l’encore a fine concerto, i Bon Jovi hanno reso omaggio a Paul McCartney proprio nel giorno del suo compleanno, cantando con l’aiuto di tutti i presenti nello stadio “Happy Birthday” e chiudendo lo show con “Twist and Shout”, grande successo dei Beatles.

Liverpool e Coventry – Bon Jovi’s official Tour Diary #5

LONDON
Wembley Stadium! I Bon Jovi sono stati l’ultima band a esibirsi a Wembley nel 2000, prima che lo stadio venisse demolito per poi essere ricostruito nell’attuale Wembley. E i Bon Jovi sarebbero dovuti essere i primi a inaugurare il nuovo stadio nel 2006. Ma gli scandali e i ritardi legati alla costruzione del nuovo stadio ne hanno rmandato l’esibizione e i Bon Jovi hanno suonato nel 2006 in due date starorrdinarie a Milton Keynes. E cosi’ è passato il tempo. Quest’anno è arrivato il momento tanto atteso: Bon Jovi Wembley Stadium. Stadio Sold Out, concerto perfetto, emozioni storiche. Forse la data più attesa di tutto il tour e i Bon Jovi non l’hanno sbagliata!

Wembley London – Bon Jovi’s official Tour Diary #6

MUNICH
Olympia Stadion! I Bon Jovi amano questa città e questo stadio, e Munich ama i Bon Jovi. Sold Out garantito e concerto impeccabile. A questo stadio sono legati i più beli e storici concerti europei dei Bon Jovi. Solo in questo millennio dal 2000, 2001, 2003, 2006, 2008, 2011 e 2013..solo grandi concerti! In scaletta presenti Knockout, We Don’t Run e naturalmente come da prassi a Munich..These Days! Opening band e special guest quest’anno i Def Leppard!

Dusseldorf e Munich – Bon Jovi’s official Tour Diary #7

ZURIGO
Letzigrund Stadion! Data in cui era presente in maniera massiccia il Bon Jovi Club Italia nel Block 19, settore interamente dedicato ai fan italiani che non hanno avuto una data italiana in questo tour, durante “We Weren’t Born To Follow” e “Wanted Dead Or Alive” gli stessi fan si sono fatti “sentire” dagli spalti, creando una bandiera americana gigante, che comprendeva tre settori, una “cartolina” rispetto a San Siro, ma per omaggiare la band e ricordare che “L’Italia c’è, sempre”. Gesto molto apprezzato dalla band e da Jon, il quale ha ringraziato dal palco tutti i fan italiani presenti, riconoscendo il tocco tutto “italiano” del gesto. A breve sarà disponibile lo Special dedicato alla data di Zurigo e all’ Italian Block 19!

Madrid e Zurich – Bon Jovi’s official Tour Diary #8

 

Varsavia e Werchter – Bon Jovi’s official Tour Diary #9

VIENNA e KLAGENFURT
Doppia data in Austria! Nella capitale austriaca appuntamento fisso all ‘Hernst Happel Stadion. Uno degli stadi più importanti d’Europa, Sold Out, pubblico caloroso, band che in questi casi non sbaglia un colpo.  E da segnalare anche Klagenfurt, vista la vicinananza all’Italia nel Nord-Est a solo 1h di macchina da Udine, ha visto anche qui come a Zurigo un’ottima presenza dei fans italiani. Ma non solo, i Bon Jovi e Jon sopratutto hanno offerto un concerto al di fuori delle righe standard, forse quello che i fans amano di più di questa band! A Klagenfurt prsente in scaletta I’d Die For You! Opening band e special guest Switchfoot e Skid Row!

Vienna e Klagenfurt – Bon Jovi’s official Tour Diary #10

BUCHAREST
Una delle location più affascinanti e belle d’Europa: la Piazza Costituzionale davanti all’imponente Palazzo del Governo! I Bon Jovi sono tornati a Bucharest dopo il tour del 2011 davanti a 50.000 persone! L’unica pecca di questa location per i concerti estivi è sicuramente il caldo atroce che ha condizionato un po’ la performance di Jon, ma anche del pubblico stesso che è stato sottopoasto a ore di attesa sotto il sole cocente! Da segnalare la sera prima del concerto dei Bon Jovi, la presenza di Phil X all’ Hard Rock Cafè, dove il chitarrista si è esibito in un concerto di circa 1 ora con una discreta presenza di fans. 

TEL AVIV
Gran ritorno dei Bon Jovi in Israele ad Hyarkon Park davanti a 45.000 persone dopo il primo storico concerto della band a Tel Aviv nel 2015. Ultima data del THINFS Tour in Europa 2019! La degna conclusione di un ottimo tour Europeo e data sempre affascinante! Setlist standard, band come sempre energica e potente, Jon in ottima forma!

Bucharest e Tel Aviv – Bon Jovi’s official Tour Diary #11

I Bon Jovi hanno portato a casa un altro tour, nel quale hanno dimostrato di essere a oggi una delle migliori e più longeve Rock’n’Roll band al mondo, in grado di reinventarsi e trovare equilibrio e armonia tra “il vecchio e il nuovo”, in grado di stare al passo coi tempi, senza mai mettere da parte né scordare le origini e tutto il percorso fatto fino a oggi, con la grande consapevolezza che è proprio quel percorso, che li ha portati a diventare e continuare a essere tra i migliori, entrando anche a far parte della Rock’n’Roll Hall Of Fame.

FANS TESTIMONIALS

Vito Jovi Sempre più “ Fiero e Orgoglioso” di seguire i Jovi dal vivo!!! Che SERATA!BONJOVI FOREVER! – Dublin

Davide Graziani Sono stato a Londra a giugno. È stata la prima volta e credo di poter dire che sia stato uno dei giorni più belli della mia vita. Riguardo i video quasi ogni giorno. A tutti coloro che dicono che non ha più voce, consiglio vivamente di andarsi a vederei video di “wanted dead or alive, blood on blood e always” a wembley. Certamente la voce non è la stessa di 25 anni fa, ma credo proprio che canti divinamente vista l’età e viste le 2 ore di concerto non stop. Detto questo, non vedo l’ora che esca il nuovo album – London

Cristina Perin Ero preoccupata guadando i video delle tappe precedenti. Invece è stato magico essere lì, come rinato – London

Lara Longo  Se si potesse tornare indietro nel tempo…tornerei a Novembre quando presi i biglietti perché anche l’attesa è stata emozionante. Poi finalmente è arrivato il giorno e il concerto. E’ stato meraviglioso.durante I’ll be there for you (che è la mia fav) mi sono sciolta in un pianto liberatorio,ma di gioia.bon jovi forever…and a day – Munich

Tiziana Guidolin In transenna prato golden un sogno realizzato vedere Jon da vicino  il concerto stato un grande spettacolo emozionante non ho mai provato quello che ho sentito dentro di me quella sera per nessun’altra band! Conoscere Jon e la band…questo è un’altro sogno e un’altra storia… Il giorno seguente e quelli dopo nostalgia a mille – Klagenfurt

Sergio Pinna Io c’ero! Ed è stata un’emozione fortissima. Era la mia prima volta coi BJ e sono stato travolto dall’energia di Jon e della band. Sì, scaletta corta ma neanche una ballata. Giusto così, noi nel settore C19 abbiamo cantato e ballato dalla prima all’ultima canzone. Brani movimentati uno dietro l’altro, era quello che volevo. Il discorso della voce è ampio. Lui ha evidenti problemi di gestione del respiro. Dopo Bad Nane ha avvertito un po di calo, tendeva a respirare prima di una nota alta e sistematicamente finiva fuori tempo. Dispiace vederlo così ma son certo che là dentro se ne sono preoccupati in pochi. Il concerto si vive, se vuoi stare seduto ad analizzare ogni difetto stai a casa e vai su YouTube. In conclusione ringrazio Max e tutto il team, ho visto una gran voglia ed entusiasmo coinvolgente (ho cercato di aiutare mettendo i pannelli blu nelle zone vicino al mio posto). E il ringraziamento di Jon è il massimo riconoscimento di tale passione. Viva i Bon Jovi e viva i suoi fan italiani! – Zurigo

Lucia Lettieri Io ero a Vienna, con tutta la famiglia: mio marito e i miei bambini di 10 e 8 anni, rapiti dal carisma di Jon e dalle canzoni dei Bon Jovi anche più di me che li amo da 35 anni! – Vienna

Michela Gastoldi Eravamo sotto il palco, amo Bon Jovi da circa 27 anni quindi non è stato il mio primo concerto e spero che non sia stato neanche l’ultimo, grande emozione anche stavolta e anche se la voce ogni tanto non è al meglio lui rimane sempre il numero 1! – Munich

Denise Girardi Non ero mai stata ad un loro concerto, ma dopo l’esperienza meravigliosa di ieri sera, spero davvero di riuscire a vederli ancora. Assoluamente fantastico – Klagenfurt

Christina Reichl Jon non canterà come una volta, ma la sua presenza scenica e le canzoni che mi accompagno da 30 sono assolutamente sufficienti per continuare ad amarlo ancora. E infatti mercoledi replico a Zurigo! – Munich

Martina Gaban Che dire? Non è stato il mio primo live quindi ho avuto il piacere di ascoltare Jon in condizioni migliori..ma posso dire una cosa dal cuore? Ma chissene frega…lui è un animale da palco…ha dato tutto quello che aveva e anche di più..ogni membro della band è spettacolare…io come ogni volta ho lasciato voce e cuore sotto a quel palco… – Klagenfurt

Francesca Foti Prato Ultimate! Il mio primo concerto dei BJ, la prima volta che lascio i bambini a casa con la nonna…. era una vita che lo sognavo , al finale sono salita sul mio fidanzato e Livin’ on a Prayer l’ho sentita dentro…. Uno dei giorni più belli della mia vita! – Klagenfurt

Viviana Bruni Spettacolo memorabile, pubblico stupendo, 2 ore e 30 di concerto, emozioni indescrivibili! Bon Jovi for ever – Klagenfurt