Jon Bon Jovi è stato intervistato da Renee Bargh, giornalista di “Extra”. Jon si trova nella sua casa nel New Jersey e tramite FaceTime ha risposto a qualche domanda per parlare di quello che sta facendo durante l’epidemia di coronavirus. Ha anche dato la notizia che suo figlio Jacob, 17 anni, ha mostrato i sintomi da Covid-19
Jon Bon Jovi ha spiegato:
Jake, nostro figlio, aveva dei legeri problemi intestinali e una febbre forte che non scendeva. Non aveva sintomi bronchiali. Ora è guarito e tutti noi siamo in buona salute. La nostra casa è stata infettata solo da Jake, il resto di noi è sano, ma siamo tutti sequestrati e in quarantena
Ha detto che lui non ha fatto il test:
Non ho avuto sintomi. Stanno tenendo i test per coloro che ne hanno bisogno nell’area dei tre stati (ndr, tre stati: l’area metropolitana di New York che comprende gli stati di New York, New Jersey e Connecticut) .Mi sento abbastanza bene. Fortunatamente per me, non ne abbiamo avuto bisogno
Jon ha anche parlato con David Bryan che è stato trovato positivo al test.
I sintomi di David erano molto diversi da quelli di Jake, a David aveva preso la piena via bronchiale. Ma ora è in via di guarigione. È un tipo tosto. Ovviamente speriamo che guarisca presto
Nel frattempo Jon sta facendo la sua parte per aiutare i più bisognosi mantenendo aperto il suo JBJ Soul Kitchen. Una sua foto mentre lavava i piatti al ristorante di Asbury Park è diventata virale. E Jon scherza definendosi simpaticamente “La Lavastoviglie della Rock Hall Of Fame”
La JBJ Soul Kitchen funziona bene con il modello di far lavorare i volontari, ma in questo periodo non possiamo farli entrare. E quindi era necessario entrare in azione personalmente e mi sono messo a lavare le stoviglie. La lavastoviglie della Rock Hall of Fame è tornata. Ci sono persone bisognose, e devo fare la mia parte per aiutare i bisognosi che possono venire a prendersi il cibo. Siamo ridotti all’osso, siamo solo lo chef, l’aiuto chef, il manager e me stesso
Anche il messaggio di Jon Bon Jovi per contrastare il diffondersi del corona virus è di restare a casa il più possibile.
A meno che tu non abbia veramente bisogno, è necessario che tutti restino a casa. Stare a casa serve ad appiattire la curva dei contagi, e appiattire la curva serve a tutti per tornare noi stessi e in questo momento “noi” sta per “Stati Uniti” (ndr: gioco di parole in inglese “us=noi” e “US=Stati Uniti”)
Jon ha anche creato una canzone, #DoWhatYouCan dove chiede ai fans di inviare i versi e se vogliono anche di cantarli. O i migliori, o i più fortunati saranno cantati direttamente da Jon che ha definito la risposta “incredibile” grazie alla “magia dei social media”, ricevuti oltre 6000 versi in 48 ore:
Non avevo previsto di scrivere un’altra canzone, ma non potevo fare a meno di scriverla. Pensavo che tutti nello stesso momento stessero attraversando la stessa cosa. Perché non condividerla? Io ho dato loro un verso e il ritornello, ho dato gli accordi e ho chiesto alle persone di presentare la loro storia. In cambio, sto trovando alcuni di loro che li cantano e li rimettono sui social media