Un altro venerdì sera sono da qualche parte
Un po’ ubriaco e stanco dallo show
È un corridoio di una stanza d’albergo
Il camion sta già scorrendo giù per la strada
Trovo le luci mi tolgo il cappotto
La vedo lì stesa sul letto
Lei mi ha visto attraverso i miei ieri
Dio sa che stanotte ho di nuovo bisogno di lei
Lei è il posto dove vado
Quando non resta nessuno posto verso il quale correre
Lei è quella che stringo
Quando non c’è nessun altro a cui stringersi
Lei è stata con me tardi nella notte
Quando stavo affogando nel buio
Lei ha ascoltato ogni mia parola
Quando stavo riversando fuori il mio cuore
Quindi ringrazio le mie stelle fortunate
Per ogni incrinatura, graffio e cicatrice su questa chitarra
Lei mi ha dato il suo meglio quando io sono al mio peggio
Quando non riesco a trovare i pezzi, dita che raschiano nella terra
Lei non offre nessun perdono, perché a lei piace renderlo doloroso
Lei è il posto dove vado
Quando non resta nessuno posto verso il quale correre
Lei è quella che stringo
Quando non c’è nessun altro a cui stringersi
Lei è stata con me tardi nella notte
Quando stavo affogando nel buio
Lei ha ascoltato ogni mia parola
Quando stavo riversando fuori il mio cuore
Quindi ringrazio le mie stelle fortunate
Per ogni incrinatura, graffio e cicatrice su questa chitarra
La mattina come un treno merci
La notte precedente risuona ancora nella mia testa
Prima che oggi diventi domani
Stanotte so che rifarò tutto di nuovo
Lei è il posto dove vado
Quando non resta nessuno posto verso il quale correre
Lei è quella che stringo
Quando non c’è nessun altro a cui stringersi
Lei è stata con me tardi nella notte
Quando stavo affogando nel buio
Lei ha ascoltato ogni mia parola
Quando stavo riversando fuori il mio cuore
Quindi ringrazio le mie stelle fortunate
Per ogni incrinatura, graffio e cicatrice su questa chitarra
Quindi ringrazio le mie stelle fortunate
Per ogni incrinatura, graffio e cicatrice su questa chitarra